L’UE PROMUOVE L’ITALIA SUL PIL, CRESCE PIÙ DELLA MEDIA DELL’EUROZONA (MERCATO DEL LAVORO AUMENTA MA RIMANE POVERO)

L’Ue alza allo 0,9% le attese sul pil italiano, mentre rivede al ribasso a +1,1% la crescita del 2025 dal +1,2%. È quanto emerge dalle previsioni di primavera diffuse dalla Commissione europea. Non solo: secondo il rapporto annuale dell'Istat, tra il 2019 e il 2023 l'Italia è l’economia cresciuta a un ritmo più elevato tra le quattro maggiori dell’Unione europea, recuperando il livello del Pil di fine 2019 già nel terzo trimestre del 2021.


L’UE PROMUOVE L’ITALIA SUL PIL

Insomma, negli ultimi anni l’economia nazionale ha viaggiato sopra la media continentale e meglio di Spagna, Francia e Germania ma gli italiani hanno perso potere d'acquisto a causa dell'inflazione. Il carovita ha pesato di più su chi era già svantaggiato, con il risultato che è aumentata la povertà assoluta. Se da un lato nella Penisola cresce il livello di occupazione, di pari passo aumenta anche il cosiddetto “lavoro povero”. Tra il 2013 e il 2023, il potere d’acquisto delle retribuzioni lorde è diminuito del 4,5%, mentre nelle maggiori economie Ue è cresciuto a tassi compresi tra il 1,1% della Francia e il 5,7% della Germania. 

 

MERCATO DEL LAVORO AUMENTA MA RIMANE POVERO

Certo, negli ultimi mesi è cresciuta ancora l'incertezza legata al contesto internazionale. Proprio per questo servono sempre più incentivi per sostenere il sistema Paese, a partire dalle piccole e medie imprese, una delle principali ricchezze del nostro territorio.

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Massimiliano Gallina

Consulente Finanziario Iscritto all’Albo dei Consulenti Finanziari con Iscrizione Numero 11887 del 30/03/1999

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