CYBERSECURITY, SERVONO MAGGIORI INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE PROPRIETARIE (E ANCHE UNA CULTURA NUOVA)
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 13 luglio 2023
Maggiori investimenti nelle tecnologie proprietarie e pieno controllo nel rilevare e contrastare gli attacchi informatici. È la ricetta di Eugenio Santagata, chief public affairs and security officer di Tim e amministratore delegato di Telsy (azienda del gruppo specializzata nella realizzazione di soluzioni dedicate alla sicurezza delle comunicazioni) nella sfida della cybersecurity.
CYBERSECURITY, SERVONO MAGGIORI INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE PROPRIETARIE
«Oggi - spiega Santagata a La Repubblica - serve dotarsi di tecnologie proprietarie certificate e gestite internamente al perimetro nazionale e occorrono, quindi, esperti e competenze specifiche, ma anche una cultura nuova. La popolazione aziendale è costantemente sotto attacco, indipendentemente dalla dimensione delle imprese, e il punto debole è sempre l’errore umano, come la mancata attenzione nell’elaborazione di credenziali forti. Gran parte degli attacchi si potrebbero evitare con norme di comportamento che possono essere trasferite con pochi costi».
CYBERSECURITY, SERVONO ESPERTI E COMPETENZE SPECIFICHE
Quello della sicurezza informatica è un tema con cui l’Italia fa i conti da tempo. Puntare sulla cybersecurity Made in Italy aprirebbe, senza dubbio, la strada a verso una piena governance e controllo della sicurezza digitale strutture sull’intero territorio nazionale.