NIENTE SCUDO ANTI SPREAD DELLA BCE: SI VUOL FAR PRESSIONE SULL’ITALIA?
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 14 giugno 2022
La stretta annunciata dalla Bce ha scatenato un’ondata di vendite su tutti i principali mercati europei. A preoccupare è soprattutto la mancata rassicurazione da parte della presidente Christine Lagarde sullo scudo Bce per gli alti debiti pubblici. E tutti gli occhi sono puntati sull'Italia: senza lo scudo potrebbero tornare i vecchi fantasmi della Penisola, ovvero i problemi legati alla sostenibilità dei conti pubblici. A fronte di un’inflazione galoppante, Francoforte ha deciso però di cambiare rotta con una svolta epocale, che spazza via i due pilastri sui quali si è incentrata la sua strategia: tassi negativi e Quantitative easing.
NIENTE SCUDO ANTI SPREAD DELLA BCE
Una mossa per tenere sotto controllo il tasso inflattivo nella zona euro oppure per accrescere la pressione sull'Italia e sulla classe politica? Forse, visto il contesto internazionale in continua evoluzione, l’iniziativa di Francoforte appare azzardata: il risultato dello spread all’indomani delle dichiarazioni della Lagarde ne è la riprova. Senza dubbio, sono proprio i due shock che stiamo vivendo, la pandemia e la crisi Russia-Ucraina, che devono far rimettere al centro della politica fiscale del Paese la crescita del Pil e la riduzione del debito pubblico.