INTELLIGENZA ARTIFICIALE, AL VIA IL PRIMO TRATTATO INTERNAZIONALE: AL CENTRO DIRITTI UMANI E VALORI DEMOCRATICI
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 16 settembre 2024
Un traguardo significativo e necessario in tema di intelligenza artificiale: al via il primo trattato internazionale giuridicamente vincolante per far sì che i sistemi di IA siano coerenti con il rispetto di diritti umani e valori democratici.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE, AL VIA IL PRIMO TRATTATO INTERNAZIONALE
Un testo che fa storia: è la prima regolamentazione globale giuridicamente vincolante in materia. Tra i primi firmatari, Ue, Usa e Regno Unito, più una serie di altri Paesi. L’obiettivo è quello di creare un quadro globale rispetto al mosaico di regolamenti e accordi esistenti. Nello specifico, l’accordo richiede ai firmatari di essere responsabili per qualsiasi risultato dannoso e discriminatorio dei sistemi di IA. Prevede, inoltre, che le vittime di violazioni dei diritti correlati all’IA possano ricorrere legalmente.
AL CENTRO DIRITTI UMANI E VALORI DEMOCRATICI
Negli ultimi anni l’evoluzione in questo ambito è stata evidente. Le notizie degli ultimi giorni ne sono la riprova: sta facendo discutere, l'avvio di un progetto sperimentale che porterà l'intelligenza artificiale nelle aule di 15 classi italiane. Al di là di sfide, potenzialità e rischi, di fatto il trattato internazionale sull’IA apre la strada a un quadro giuridico condiviso di principi e diritti, in un’ottica antropocentrica: resta da vedere quali e quanti altri Paesi sottoscriveranno il trattato. La strada potrebbe essere ancora lunga, ma l’Europa ha comunque dimostrato di avere un ruolo decisionale centrale in temi di carattere internazionale.