RISPARMIO E CAPITALI DI INVESTIMENTO: IL PARADOSSO TUTTO ITALIANO
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 27 dicembre 2021
«Al Paese come tale e ai Governi che si sono succeduti fino a quello attuale non sembra interessare lo sviluppo delle pmi, un tempo finanziate al 93% dalle banche, le quali oggi non possono più farlo in conseguenza di lacci, lacciuoli o, meglio, della rigida disciplina imposta a esse a livello europeo. Dal 2011 le banche hanno ridotto di circa 275 miliardi di euro (27%) il credito alle imprese». Paolo Panerai, nella rubrica Orsi&Tori di Milano Finanza, sintetizza in poche righe uno storico problema tutto italiano: non riuscire a canalizzare verso le piccole e medie aziende della Penisola il consistente risparmio degli italiani, soprattutto a fronte dell'attuale processo di disintermediazione bancaria negli affidamenti.
RISPARMIO E CAPITALI DI INVESTIMENTO
Eppure, come ripete spesso il presidente della Consob, Paolo Savona, l’Italia ha due importanti asset: l’export e il risparmio nazionale, secondo solo al Giappone, il più alto in assoluto in Europa. Un paradosso.
IL PARADOSSO TUTTO ITALIANO
Inizio del nuovo anno, è tempo di bilanci. Non è forse il momento di ripensare la politica fiscale dell’Italia? Ne va del futuro del Paese.