L’EURO DIGITALE S’HA DA FARE: È MOLTO MONETA E POCO CRYPTO
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 15 luglio 2021
L’euro digitale? Sarà una trasposizione immateriale dell’attuale denaro contante (con cui coesisterà), rispetterà la privacy dei consumatori e funzionerà da scudo per l’eurozona contro le criptovalute. A fare il punto sulla moneta virtuale europea è Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Bce.
EURO DIGITALE, LA BCE FA SUL SERIO
Ma serve ancora pazienza: l’euro digitale diventerà realtà tra almeno cinque anni. «L'euro digitale - spiega Panetta - è moneta, le cripto attività o le stablecoin no. Nessuno schema di pagamento privato può garantire caratteristiche simili a quelle della moneta della banca centrale, nessun mezzo di pagamento privato è sicuro al 100%».
L'EUROPA SPINGE SULL'EURO DIGITALE
Allo stato attuale, le criptovalute mettono a rischio il funzionamento del mercato finanziario globale. L’euro digitale s’ha da fare: è il momento che l’eurozona, tutta, assuma decisioni progressiste. È in gioco una posizione da leader a livello globale (a discapito della dipendenza da infrastrutture americane o asiatiche)