IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO SUPERA I 3MILA MILIARDI: IL RUOLO DELLE RIFORME STRUTTURALI DIVENTA CENTRALE
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 29 gennaio 2025
Il debito pubblico italiano ha superato il tetto dei 3mila miliardi: un ennesimo rialzo, quello evidenziato dai dati di novembre diffusi da Bankitalia, che era nell’aria ma forse è arrivato con qualche mese di anticipo. L’accelerazione potrebbe essere legata all’incetta di liquidità del Tesoro sul mercato. Ma non solo. A pesare anche l’inflazione elevata in tutta Europa. Ma anche la mancanza di materie prime per le aziende e i costi di energia e gas alle stelle.
IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO SUPERA I 3MILA MILIARDI
Insomma, il debito pubblico italiano continua a essere un tema centrale nel dibattito economico e politico, soprattutto in un contesto internazionale caratterizzato da incertezze e tassi d’interesse in aumento. I mercati come hanno reagito? Sembra che l’appeal dei nostri titoli di stato si confermi ancora forte. Poche settimane fa, il Tesoro ha ricevuto ordini record per 270 miliardi per il lancio di due nuove emissioni di titoli di Stato. Cosa aspettarsi per i prossimi mesi? Gli economisti, che si sono da poco riuniti per il Forum economico mondiale di Davos, prevedono una crescita più debole nel 2025, con l'Europa particolarmente colpita e più ottimismo per gli Usa.
DEBITO PUBBLICO, RIFORME STRUTTURALI NECESSARIE
L’Italia, insomma, si trova a un bivio cruciale nella gestione del proprio debito pubblico. Da un lato, sono necessarie politiche economiche che stimolino la crescita e l’occupazione, aumentando le entrate fiscali. Dall’altro, è fondamentale tenere sotto controllo la spesa pubblica, evitando sprechi e migliorando l’efficienza dei servizi. In questo scenario, il ruolo delle riforme strutturali diventa centrale.