ITALIA FUORI DALLA VIA DELLA SETA: TRA UE E CINA PROVE DI DIALOGO MA PECHINO HA TROPPE OMBRE
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 18 dicembre 2023
L’Italia si tira fuori dalla Via della Seta: è il primo Paese del mondo a uscire dal progetto cinese, dopo essere stato il primo e unico membro del G7 a esservi entrato nel 2019. La cosiddetta “Belt ad Road Initiative”, lanciata da Xi Jinping nel 2013, è uno dei cardini del piano del Dragone per rafforzare la propria economia attraverso una rete di infrastrutture fra continenti che ne favorisca gli scambi.
ITALIA FUORI DALLA VIA DELLA SETA
Una mossa che, di fatto, ridimensiona i rapporti con il gigante asiatico, senza però troncarli di netto: Italia e Cina ribadiscono di voler coltivare un partenariato strategico. In parallelo, il 24esimo summit bilaterale tra Ue e Cina dei giorni scorsi ha evidenziato un freddo riavvicinamento tra le due potenze, ma solo di facciata. La distanza politica, commerciale ed economica rimane: Bruxelles e Pechino sono sempre più consapevoli delle rispettive differenze, pur rimanendo le due economie ancora profondamente interconnesse.
TRA UE E CINA PROVE DI DIALOGO MA PECHINO HA TROPPE OMBRE
Lo scenario del Dragone continua, però, a mostrare le sue ombre: la crisi immobiliare cinese continua ed è boom della disoccupazione giovanile. Se il deficit degli investimenti diretti dall’estero mostra le criticità nei rapporti con il resto del mondo, la crescita del debito pubblico, che va verso il 150% del Pil, accentua le vulnerabilità interne al Paese. Un ulteriore segnale della debolezza che sta attraverso la seconda economia globale.