CARNE SINTETICA: L’ITALIA DICE NO, NEL MONDO IL BUSINESS CRESCE: NEL 2040 VARRÀ 450 MILIARDI
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 3 maggio 2023
Carne sintetica, l’Italia si chiama fuori. Mentre il Governo discute di un ddl contro gli alimenti prodotti in laboratorio, nel resto del mondo il business della carne a base cellulare è già esploso. Da anni. Nel 2040 il settore, già in fortissima crescita, raggiungerà i 450 miliardi.
CARNE SINTETICA, L’ITALIA DICE NO
Secondo alcuni, la nuova frontiera dell’alimentazione è più sostenibile per l’ambiente. Per altri, l’introduzione di alimenti sintetici alternativi ai prodotti animali è un rischio per la salute dell’uomo e per la dieta mediterranea. Il confronto è acceso e anima il dibattito pubblico. Con l’Italia che dice no, conducendo una battaglia in sede Ue per diventare il primo Paese europeo a vietare la produzione, l'importazione e la vendita di alimenti e mangimi sintetici, con multe salatissime per i trasgressori.
CARNE SINTETICA, BUSINESS DA 450 MILIARDI NEL 2040
Carne sintetica, farina di insetti. Al di là degli orientamenti politici e del mero aspetto economico della questione, cosa ne sarà della cucina Made in Italy? Non solo paesaggi memorabili e città ricche di storia, l’Italia è il Paese più apprezzato al mondo anche per la qualità della sua cucina. E la forza della Penisola è proprio nella diversità che si esprime in piatti tipici per ogni territorio. Bene investire in tecnologia e innovazione per sviluppare soluzioni più sostenibili dal punto di vista economico ed ecologico. Ma perché non valorizzare ancora di più e meglio la forza della tradizione culinaria Made in Italy nel mondo come opportunità per l’intera filiera?