20 ANNI DI EURO: DOV’È FINITA LA MATURITÀ DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA?
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 11 gennaio 2022
L’1 gennaio 2002 l’euro entrava nelle tasche dei cittadini di 12 Paesi dell’Unione europea: un’operazione senza precedenti nella storia dell’umanità, capace di coinvolgere centinaia di milioni di persone. In due decenni, l’euro è cresciuto fino a diventare la seconda valuta più utilizzata al mondo, dietro solo al dollaro americano. Tante le tempeste superate, dalla crisi dei mutui americani a quella dei debiti sovrani fino alla recente pandemia globale.
20 ANNI DI EURO
Va anche detto, però, che il cambio lira-euro ha, di fatto, determinato una decisa perdita del potere di acquisto degli italiani. Intendiamoci, sarebbe folle inseguire un’Italexit o un qualsiasi ritorno alla moneta unica nazionale. Euro sinonimo di integrazione europea? A metà.
DOV'È FINITA LA MATURITÀ DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA?
Il progetto della moneta unitaria portava dietro l’idea che la sfera politica avrebbe trascinato quella economica. Ciò non è avvenuto. Oggi l'euro compie 20 anni e si prepara alle sfide del futuro: moneta digitale, restyling delle banconote nel 2024. Se dopo 20 anni l'unica cosa che l'Unione europea celebra è la moneta, forse c'è qualcosa che non va.