UNA DELLE EDEDITÀ DEL CORONAVIRUS? BOOM DI RICHIESTE DI TESTAMENTO
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 1 agosto 2020
Non ci sono ancora cifre ufficiali ma la tendenza sembra confermata da più fronti: la paura dell’epidemia da Covid-19 ha portato molti italiani a redigere testamento.
Abitudine normalmente poco diffusa in Italia, il lascito testamentario è, invece, uno strumento che consente di disporre le proprie volontà patrimoniali nel momento del fine vita.
Essendo il coronavirus una malattia contagiosa, è stato possibile ricorrere al testamento speciale, come previsto dall’articolo 609 del Codice Civile.
Ricordiamoci, però, della temporanea efficacia di questo testamento, come sottolinea anche Valeria Cianciolo, avvocato del Foro di Bologna, su Il Sole 24 Ore.
«Se il testatore è ancora in vita, passata l'emergenza, il testamento da lui fatto diventerà inefficace e dovrà ricordarsi o di rinnovarlo oppure di andare dal notaio per disporre serenamente dei suoi beni con gli strumenti che riterrà più congeniali» ✔
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