WAR BOND, LA SUPER MONETA CHE NON SI SVALUTA
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 10 luglio 2020
Nome in codice, war bond, ovvero bond perpetui, come in tempo di guerra.
È l’ipotesi messa in campo da Paolo Savona, presidente Consob, per far ripartire l’economia italiana dopo la pandemia.
Si tratta, spiega Savona, di «obbligazioni pubbliche irredimibili (consols), strumento tipico delle fasi belliche, alle quali la vicenda sanitaria è stata sovente paragonata».
Uno strumento che potrebbe riconoscere un «tasso di interesse, esonerato fiscalmente, pari al massimo dell’inflazione del 2% che la Bce si è impegnata a non superare nel medio termine».
Si tratta, dunque, di obbligazioni senza scadenza certa, che garantiscono una cedola fissa esentasse, emessi dal Tesoro per sostenere la ripresa dell’economia tricolore.
Il vantaggio tecnico? Non si andrebbe a incrementare il debito pubblico, evitando, così, di creare le condizioni per una maggiore imposizione fiscale.
I war bond diventerebbero una sorta di super moneta che non si svaluta, come da ipotesi di Savona, oppure sarebbero solo uno strumento di nicchia che non agevolerebbe il finanziamento del debito?
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