QUANDO UN NO STRAPPA GLI EQUILIBRI: FLOP DEL G7 O NUOVO ASSETTO GLOBALE?
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 10 giugno 2020
Può un “no” generare uno strappo così forte da modificare il quadro politico internazionale?
Così sembra, dopo il grande rifiuto di Angela Merkel all’invito di Donald Trump a partecipare al G7 di Washington a fine giugno.
«Il G7 è morto, evviva il G7» scrive Guido Salerno Aletta su Milano Finanza.
Germania e Usa sempre più distanti? Germania e Europa sempre più ai ferri corti?
Di certo, aprire le porte del G7 anche a Russia, Corea del Sud, Australia e India implica un ridisegno del quadro geopolitico globale.
Ritorno alla competizione fra grandi potenze oppure tentativo di riscrivere le regole economiche e politiche di un sistema multilaterale?
La Germania, scrive Aletta, ha esaurito il suo ruolo storico: «all’Occidente anglo-americano, la Germania non serve più: anche in seno all’Europa, le sue ambizioni ritornano a essere quelle di un ingombrante tentativo tardo imperiale. L’asse franco-tedesco sembra essersi infragilito» ✔