O SI FA (DAVVERO) L’EUROPA O SI CAMBIA
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 3 aprile 2020
Che l’emergenza Covid-19 sia anche uno stress test per l’Ue è sotto gli occhi di tutti. Dalla partita sugli Eurobond all’utilizzo del Mes fino agli interventi della Bce: occorre «un cambio di mentalità».
È questa la strada indicata da Mario Draghi al Financial Times: immediato sostegno di liquidità per proteggere la filiera produttiva e prestiti a interessi zero da parte della Bce o delle banche.
«Non è sufficiente - spiega l’ex governatore della Banca d’Italia al quotidiano economico inglese - rinviare il pagamento delle tasse: bisogna immettere subito liquidità nel sistema e le banche devono fare la loro parte, prestando denaro a costo zero alle imprese per aiutarle a salvare i posti di lavoro. I costi dell’esitazione sarebbero irreversibili. Un livello di debito pubblico molto più alto dell’attuale diventerà una caratteristica permanente delle nostre economie e sarà accompagnato dalla cancellazione del debito privato».
Non c’è più spazio per l’Ue così come la conosciamo, ancorata alle miopi visioni di rigoristi ed eurofalchi. La risposta di tutti gli Stati, nessuno escluso, deve incrementare (e di molto) il debito pubblico. O si fa (davvero) l’Europa o si cambia ✔