ADDIO UE? L’EUROPA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
di Massimiliano Gallina | pubblicato il 17 marzo 2020
L’effetto coronavirus porrà una fine alla retorica europeista? Fa pensare questo l’intervento della presidente della Bce, Christine Lagarde. Fanno pensare questo le borse inabissate in quella che è stata definita una delle giornate più nere della storia europea.
Non usa mezzi termini l’economista Marcello Esposito. «Se si voleva distruggere l'Europa la Lagarde ha dato un bel colpo. Quando si scelgono le persone in base alla nazionalità e non al merito, il rischio che la scelta sia sbagliata è molto alto. Quando c'è l'emergenza si vede il cuoco capace e quello inetto. Se è inetto si rischia di trovarsi con le pietanze bruciate».
Come agire? La politica monetaria europea potrebbe dare una mano. Il problema è comune. La deroga ai singoli Stati? Non è sufficiente, la Comunità europea dovrebbe garantirne le spese. E il post emergenza? Addio Unione europea, ognuno per sé, senza rancore? Vedremo. Quello che tanti auspicavano e altri rifuggivano, oggi sembra quasi una possibilità concreta